Anni 1957-1965

Il 27 marzo 1957 il Prof. Igino Tomassini, Presidente dell’Avis di Alessandria, tenne una riunione di base a Palazzo Pelizzari a Valenza allo scopo di propagandare alla cittadinanza gli scopi dell’Associazione. Il 5 maggio 1957 a seguito della volontà di dieci Donatori valenzani, allora iscritti all’Avis di Alessandria, e di 22 fra amici e conoscenti si costituisce la Sezione Comunale Avis di Valenza.
I dieci donatori erano: Zammaretti Irene (prima donatrice di sangue valenzana iscritta all’Avis di Alessandria), Gotta Luigina, Catalano Salvatore, Miozzo Sergio, Sozzi Fontani Maria, Fontani Dante, Cresta Mario, Passalacqua Renzo, Biroli Luciano, Prandi Maria.
I ventidue valenzani che alla stessa data aderirono portando a 32 gli iscritti erano: Dell’Aira Luigi, Frascarolo Giuseppe, Bressan Dario, Creuso Teresio, Provera Elio, Montini Marco, Pozzati Luigi , Pozzi Ennio, Ducco Giuseppe, Omodeo Giovanni, Brovia dott. Carlo, Aviotti Carlo, Pinto Ugo, Bianco Gian Franco, Prato Sergio, Boscato Duilio, Verona Francesco, Zona Maria, Favero Giovanni, Zaio Ermanno, Buttazzoni Elvia, Zulian Giovanna.
L’Assemblea nominò Presidente della sezione il Prof. Virgilio Benedetto, che ricoprì tale carica sino al 1970, e Direttore Sanitario il Dott. Pietro Liparota.
La prima sede della Sezione fu presso l’Ospedale Mauriziano, quindi si passò per breve tempo in Viale Dante in seguito, grazie alle Autorità Comunali, nel Palazzo Civico di Via Roma. Nel maggio 1965 si traslocò in Viale Vicenza, nei locali delle Sorelle Compiano che concedettero l’uso di tutti gli ambienti necessari sia per gli uffici sia per la costruzione all’interno del cortile di un garage per ospitare le ambulanze finché l’AVIS manterrà gli scopi per i quali è nata.
Il 25 marzo 1962 la sezione venne intitolata alla memoria di un medico valenzano, il Prof. Carlo Camurati, Ortopedico presso l’ Ospedale Rizzoli di Bologna, che dedicò la sua breve ed operosa esistenza ad alleviare le sofferenze umane.
I tempi erano duri il dopoguerra era ancora nell’aria, ma la volontà ferrea di questi pionieri non subiva cedimenti; andavano loro stessi a reperire i donatori idonei ed accompagnarli all’Ospedale per la trasfusione. Si costituì un efficiente servizio di segreteria nelle mani della Sig.ra Luigina Gotta e venne affidato al Dott. Luigi Bertoglio il servizio sanitario per l’idoneità e il controllo periodico del donatore presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale Mauriziano.

Anni 1965-1985

Nel 1966 il Dott. Luigi Bertoglio entrò come Direttore Sanitario della sezione, incarico che ricoprirà per 25 anni, sino al 1981 quando gli succederà il Dott. Elio Corti.
Nel frattempo si acquistò una ambulanza FIAT 124 (1968) e una venne donata da un benefattore nel 1970 (FIAT 128). Sempre nel 1970 il Consiglio Direttivo nominò come Presidente il Prof. Vittorio Ricotti, che ricoprì tale carica per 11 anni (1980). Nel 1975 venne realizzata, in collaborazione con l’Ospedale Mauriziano, l’Unita’ Coronarica e di Rianimazione e nel 1977 venne donata una attrezzatura a fibre ottiche per l’attivazione del servizio di Endoscopia Digestiva; un rene artificiale venne destinato all’Ospedale di Alessandria nel 1976, grazie al ricavato delle competizioni motonautiche e nel 1979 venne acquistata la culla termica per il trasporto dei neonati immaturi, in memoria del Dott. Carlo Capra, medico pediatra.
Gli anni Ottanta sono alle porte, dopo il breve incarico di Presidente al Dott. Enrico Leccardi (febbraio-luglio 1980), il Consiglio elegge all’unanimità il Sig. Sergio Legora a tale carica; sono gli anni dei grandi cambiamenti.
Dall’aprile 1981 vi fu infatti un graduale inserimento di personale retribuito e regolarmente assicurato, poiché il solo volontariato non riusciva più a soddisfare le esigenze incalzanti quali gli interventi per i comuni di San Salvatore, Bassignana, Pecetto (USL 71), il trasporto quotidiano di emodializzati al reparto specifico dell’Ospedale Civile di Alessandria e il trasporto dei disabili.
Grazie alla collaborazione dello staff medico dell’Ospedale cittadino, dei medici e dei volontari della Croce Rossa di Alessandria e delle Forze dell’Ordine si poté organizzare periodicamente corsi di Pronto Soccorso sia per i propri iscritti sia per la cittadinanza. La generosità della sezione e dei valenzani raggiunse in quel periodo anche le popolazioni terremotate del Friuli, Campania, Irpinia e Basilicata con aiuti quali roulottes, viveri, un’ambulanza, due scuolabus, undici manze gravide, un toro e una mungitrice.
I componenti del nostro Avis, quando non si dedicano ai vari compiti nell’Associazione, mostrarono e mostrano di essere anche degli sportivi: gare di ciclismo, podistiche, bocciofile, sfide calcistiche e gare motonautiche. Tra una gara e una donazione ogni anno i nostri avisini hanno distribuito e distribuiscono le guide telefoniche alla cittadinanza: la fatica di lunghe rampe di scale viene dimenticata dalla generosità delle offerte ricevute.

Anni 1985-2000

I Prelievi Pubblici di Sangue, a cui i Valenzani risposero sempre numerosi, fecero della nostra sede una delle più “generose” di tutta la provincia e non bisogna dimenticare che dal 1970 la sede dell’Avis Provinciale è nella nostra città. Furono svolte lezioni di prevenzione oncologica e dibattiti su malattie come diabete, epatiti ecc. sempre accolti con entusiasmo e ampi consensi.
Cambio della guardia per quanto riguarda il Direttore Sanitario: è il 1985 quando il Dott. Giovanni Ariotti accettò l’ incarico. Con la sua vitalità e la sua operosità ci furono innovazioni soprattutto nel campo dell’informatica ed incontri medici con oratori di livello nazionale ed internazionale. Il connubio con l’amico e collega Dott. Elio Corti, esperto in programmazione Dbase, automatizzò le schede dei donatori.
Si incominciò anche a parlare di una nuova sede per l’Avis primo soccorso; l’edificio sorgerà in Viale Manzoni, attuale sede, con una superficie di 700 metri quadri e con il pianterreno occupato da un grande garage che ospiterà i vari automezzi.
L’inaugurazione avvenne il 15 dicembre 1991 e fu madrina la Sig.ra Luigina Gotta.
Sono gli anni delle nuove malattie, l’Aids ha fatto la sua comparsa, l’epatite C può essere individuata, i mass-media bombardano di notizie e pertanto bisogna adottare criteri di idoneità ancora più rigorosi.
Nel febbraio 1992 il Dott. Ariotti si ammala e nel maggio 1994 prematuramente ci lascia; è il Dott. Corti che lo sostituisce e prosegue l’incarico sino a fine 1995, quando gli succede il Dott. Luigi Aragni, mentre alcuni mesi prima è stato nominato il nuovo presidente nella figura del Sig. Danilo Norese.

Anni 2000-2011

Il nuovo millennio porta finalmente una figura femminile alla presidenza: la Sig.Ra Nadia Acuto, che affronta con grinta e caparbieta’ questo incarico e puo’con orgoglio annoverare ben 950 donatori attivi e 2000 donazioni in un anno.
Altre iniziative sono state portate avanti, come ad esempio la partecipazione nel 2001 agli aiuti nel terremoto di Larino, e durante le varie alluvioni nel nostro territorio, inviando soccorritori, equipaggiamenti, generi di prima necessità e mezzi.
Nel 2004 è cambiato il Direttore Sanitario, trovando come nuova figura il Dott. Simone Savastano, giovane medico di Valenza che ha dato una nuova svolta all’insegnamento dell’ALLEGATO A, corso che obbligatoriamente deve essere fatto dai volontari soccorritori che lavorano in ambito sanitario.
Le scelte dettate dalla necessità di incrementare la professionalità dei nostri soccorritori ai quali è richiesto di collaborare costantemente con medici ed infermieri non sono state valutate con molto entusiasmo dai componenti più vecchi dell’AVIS ma il tempo ha dato ragione al dott. Savastano, che in pochi anni è riuscito a fare in modo che l’AVIS di Valenza si distinguesse dalle altre associazioni per le abilità tecniche dei propri soccorritori e la professionalità degli stessi.
Anche il Presidente dell’Associazione, ultimato il mandato della Sig. Acuto Ha trovato un successore di estremo valore nella figura del Sig. Marco Prandi, persona di indiscussa integrità e di grande forza interiore, che ha contribuito tramite il suo impegno a sensibilizzare sia la cittadinanza che gli associati ad uno spirito di volontariato sincero e determinato. Grazie alla sua opera l’associazione ha ottenuto nuovi mezzi di soccorso con i quali poter svolgere i propri servizi a favore dei bisognosi e donazioni in denaro e materiali che hanno permesso all’Avis di continuare la propria opera in modo efficace.
Iniziative più frivole sono state quelle nel 2005 con la prima partecipazione da parte dei nostri volontari alla FIERA DEL BUNPAT e alla FESTA DEL LEON D’ORO dove l’AVIS ha messo un gazebo per informare la cittadinanza delle proprie attività e cercare altre persone di buona volontà che si iscrivessero all’associazione. Da allora è diventata una piacevole abitudine presenziare a tutte le manifestazioni che si svolgono in città.
Nel 2006 un gruppo di Volontari soccorritori avisini ha addirittura partecipato alle Olimpiadi invernali di Torino, prendendo numerosi meriti in servizio.
L’impegno associativo non è mai venuto meno, e così, la nostra associazione è sempre stata chiamata ad intervenire con la competenza dei propri associati a in altre realtà drammatiche e difficili, come il terremoto in Abruzzo del 2009, le raccolte di generi di prima necessità a favore delle persone più sfortunate e il supporto in calamità e disastri.